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MBSR Mindfulness based stress reduction

CHE COS’E’ LA MINDFULNESS?

Secondo Kabat-Zinn
Porre attenzione in un modo particolare:
intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante  (1994)

Due componenti:

   
1. Abilità di dirigere l’attenzione al momento presente  (autoregolazione dell’attenzione)
 

 
2. Attitudine con cui lo si fa, caratterizzata da curiosità, apertura e accettazione (Bishop, 2004)

CHE COSA FA LA MINDFULNESS?

Ci rende consapevoli del pilota automatico
 

Gran parte dei processi mentali nella vita quotidiana sono guidati dal «pilota automatico»
 

Meccanismi automatici di pensieri spesso del tutto inconsapevoli
 

Diventare    più   consapevoli   dei   nostri   pensieri emozioni e sensazioni  fisiche, per avere maggior libertà e capacità di scelta.
   

Scopo  della Mindfulness è aumentare la CONSAPEVOLEZZA attraverso la pratica  ovvero essere più consapevoli di dove sia la nostra attenzione e  imparare a cambiare deliberatamente il suo focus.

CHE COS’E’ LO STRESS?

Lo stress è definito come una sindrome generale di adattamento (SGA) atta a ristabilire un nuovo equilibrio interno (omeostasi o allostasi) in seguito a fattori stress (stressors)
 

Lo stress ha una funzione positiva finche non diviene CRONICO

I MECCANISMI DELLO STRESS

ALLOSTASI = Mantenere la stabilità (omeostasi) attraverso il cambiamento.
 
Processo di risposta attiva dell’organismo, che mette in atto un cambiamento, al fine di riportare una condizione di equilibrio.
 
Si  tratta della capacità di adattarsi o cambiare costantemente, attraverso  la modificazione dei parametri fisiologici, in relazione ai cambiamenti  ambientali.

QUALI CAMBIAMENTI FISICI ATTIVA LO STRESS?

ATTIVAZIONE ORMONALE:  aumento dell’ormone cortisolo , norepinefrina ed epinefrina
   

ATTIVAZIONE COGNITIVA:  Gli  eventi  emotigeni  vengono  elaborati  dalle strutture corticali e  sottocorticali in modo che il loro processamento sia immediatamente e  strettamente   connesso con   l’attivazione   dei circuiti neurali che  programmano l’azione e la mobilizzazione delle risorse energetiche  (vegetative, endocrine) per la ricerca di soluzioni all’evento  stressante che costituisce una sfida adattiva
 

 
ATTIVAZIONE NEUROVEGETATIVA: aumento pressione sanguigna , aumento conduttanza cutanea, aumento frequenza cardiaca

ATTIVAZIONE EMOZIONALE:   l’emozione in questo caso  non  è  solo  la  rappresentazione mentale  di uno stato affettivo, ma costituisce il processo motivazionale  discriminativo che consente all’individuo di Evitare o ridurre l’impatto  di eventi avversivi
 

 
SONO TUTTE REAZIONI CHE CI PERMETTONO DI AFFRONTARE AL MEGLIO LE SFIDE ADATTIVE DELLA VITA

QUANDO LO STRESS DIVIENE DANNOSO?

SOVRACCARICO ALLOSTATICO
 
È  dato dall’uso eccessivo dei processi di allostasi il quale fa sì che il  sistema di protezione  si rivolti contro l’individuo. E’ il peso  biologico che il corpo accumula nel tentativo di adattarsi   nell’equilibrio tra richieste e risorse
 

 
Il  CARICO ALLOSTATICO viene misurato in base ad alcuni parametri biologici  (mediatori) che riflettono le funzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-  surrene,   del   Sistema   Nervoso   Simpatico,   di quello  Cardiovascolare e del metabolismo(cortisolo, norepinefrina, epinefrina,  DHEA, pressione diastolica e sistolica, obesità addominale, densità di  lipoprofene-Hdl, colesterolo totale).
 

 
Un  maggior carico allostatico all’inizio del periodo considerato, è  risultato predittivo, a distanza di anni, di una più elevata mortalità,  di un maggiore declino intellettivo e fisico e di eventi cardiovascolari  (Lazzari, 2008)
Il    precursore   più      tipico   è   rappresentato   da  un’iperreattività  transitoria  e  ricorrente,  cioè  una eccessiva  ampiezza delle modificazioni fisiologiche ad eventi ambientali  significativi.
   
COMPORTA:
 
L’incremento del livello di vigilanza Associato a variazioni del tono muscolare e dell’attività motoria,
 
Reazione vegetativa prevalentemente simpatica adrenergica
 
Conseguenti reazioni ormonali che se ripetute portano ad una eccessiva stimolazione dell’attività cardiaca e Vascolare
   
Il  termine“IPERREATTIVITA’” non designa solo una esagerata reazione, ma  anche un anomalo pattern di reazione (disreattività):         
 
1) entità della risposta,
 
2) rapidità con cui compaiono,  
 
3) durata,  
 
4) tempi di recupero dei livelli precedenti la stimolazione

L’ATTIVITÀ   EMOZIONALE   è   solo   in   parte determinata  dalle  caratteristiche  proprie delle situazioni stimolo.
E’ fortemente influenzata dalla modalità di risposta di ogni organo (predisposizione genetica); dell’intero organismo;
dell’individuo (delle caratteristiche costituzionali, psicologiche e comportamentali definibili su base individuale).
   
Influisce infine IL CONTESTO AMBIENTALE
 
Sia come ambiente dove si produce l’evento stressante
 
Sia come fonte di condivisione e sostegno

LE 3 CLASSI DI EVENTI STRESSANTI

A)  Situazioni acute e dirompenti, seria minaccia per la sopravvivenza (disturbo post- traumatico da stress)
 

 
B)  Situazioni di avversità che persistono nel tempo (patologia somatica)
 

 
C)  Eventi minori che quotidianamente impongono richieste di adattamento

COSTRUTTI DELLO STRESS PIÙ INDAGATI SPERIMENTALMENTE

Controllabilità dello stimolo
 

Rapporto fra la domanda ambientale (stressor) e potenzialità motivazionali per farvi fronte (abilità di coping)

IL PROGRAMMA MBSR

Si  rifà ad alcune pratiche orientali  in uso da più di 2.500 anni  (Thailandia, Laos, Birmania, Cambogia) prendendo  a prestito concetti  come insight e chiara visione, concentrazione, quiete
   
MBSR   (Mindfulness Based Stress Reduction) Programma ideato da Kabat Zinn a  partire dal 1979 in cui vi sono degli incontri di gruppo intensivo per  la gestione dello Stress
 

 
Un corso di 8 settimane di 2,5h/3,5h. Strutturato ed informale + follow up
 
Alla  sesta settimana: sessione intensiva di 1 giorno dedicata al silenzio e  alla meditazione (sguardo discreto,   godersi   il   pranzo   con    riservatezza e silenzio)

 
Il  silenzio  incrementa  l’attenzione  ai  movimenti interiori, più presenza a noi stessi
 

 
Quattro forme specifiche atte a sviluppare la consapevolezza:

   
1.    Sitting meditation: Meditazione  da  seduti,  consapevolezza  del   respiro, del corpo, delle sensazioni, dei              pensieri e delle  emozioni. Osservazione e accettazione di ogni pensiero o emozione  che   insorge senza                 giudicare  o  elaborare implicazioni
 
2.   Body scan: Facilita  il  mantenimento  dell’attenzione attraverso il corpo.
 
3.   Hatha yoga: Facilita  il  mantenimento  dell’attenzione attraverso il corpo.
 
4.   Walking meditation Meditazione camminata

EFFETTI DELLA MINDFULNESS

I   programmi  hanno  trovato  efficacia  e  fruttuoso impiego nei   disturbi  nei  quali  l’emotività disregolata esercita un ruolo di  primaria importanza:
 
  • Disturbi cardiovascolari
  • Disturbi gastro-intestinali
  • Malattie croniche
  • Dolore
  • Cancro
  • Pressione alta
  • Fibromialgia
  • Disturbi della pelle
  • Disturbi del sonno
  • Stress lavorativo e familiare
  • Disturbi alimentari

                   
I  programmi di mindfulness sono integrati per la cura dei disturbi nelle  psicoterapie ad orientamento cognitivo-comportamentale, in particolare  nella terza generazione
   
  • MBCT  (Segal, Williams e Teasdale 2002) Mindfulness Based Cognitive Therapy  Integra le tecniche cognitive per prevenire le ricadute depressive
  • DBT  (Linehan 1993) Dialectical Behavior Therapy Trattamento principale per i  disturbi Borderline di personalità e regolazione delle emozioni
  • ACT (Hayes, Wilson 1999) Acceptance and Commitment Therapy
  • FAP (Kohlemberg) Functional Analytic Psycotherapy
               
   Mindfulness nella relazione terapeutica
 
  • IBCT (Jacobson e Christensen 1998) Integrative Behavioral Couple Therapy

STUDI SCIENTIFICI DELL’USO DELL’MBSR NELLO STRESS

  • Speca,  Carlson, Goodey e Angen per ridurre  i  sintomi  generati  dallo   stress  in  90 pazienti affetti da cancro, età media 51 anni. La  riduzione dell’alterazione dell’umore è stata del 65% con una  diminuzione del 31% dei sintomi da stress. Risultati mantenuti al  follow-up di 1 anno.
  • Studi   più  recenti  dimostrano  come  lo  stress acceleri  la  patogenesi  dell’  HIV-1  e  come  la riduzione dello stress ha risultati sugli  aspetti biologici   dell’infezione   (Antoni   et   al.,2006;Crepaz et  al.,2008)
  • Ricerca  di  Davidson e  collaboratori, 2003:
 
 
   41 impiegati di un’azienda di biotecnologia sottoposti ad   elettroencefalogramma prima, dopo e a 4 mesi dalla conclusione  del corso MBSR:
 
   Un aumento significativo dell’attivazione dell’emisfero  cerebrale sinistro nell’area corticale  anteriore per chi aveva partecipato al MBSR rispetto al gruppo di controllo. Cambiamenti coerenti con una  capacità di gestione più efficace delle emozioni negative in condizioni di  stress.
 

 
  • Efficacia     finalizzata    nell’accrescimento    del benessere e nella riduzione  dello stress nei 21 soggetti  omosessuali (Montano,  2008), maggior  tolleranza, maggior senso di dominio sulla vita, miglioramenti nella  concentrazione e riduzione dei sintomi fisici, accettazione di sé e del  proprio orientamento sessuale.
  • Benefico  impatto sulle competenze cognitive,migliora l’attenzione sostenuta, la  memoria visuo-spaziale, la memorie di lavoro e la concentrazione   (Zeidom,  2010;  Chambers  et al.,2008).
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